Sparereste ad una mosca con un fucile?

“Oltre mezzo milione di casi d’infezioni antibiotico resistenti nel mondo.”
È quanto emerge dal primo rapporto dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) sulla sorveglianza dell’antibiotico resistenza del sistema Global Antimicrobial Surveillance System.
L’antibiotico-resistenza, è un fenomeno per il quale un batterio risulta resistente all’attività di un farmaco antimicrobico.
Secondo Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, “anche se i dati dell’Oms sono ancora solo stime, il fenomeno dell’antibiotico resistenza resta un problema importante, soprattutto negli ospedali, dove, quando le infezioni si diffondono nei reparti, possono essere molto pericolose”. E i numeri parlano chiaro: solo nell’ultimo anno sono stati 7.000 i morti per infezioni batteriche contratte nei nosocomi italiani.
“Eppure basterebbe poco per fare prevenzione in modo corretto ed evitare che le infezioni si diffondano -ricorda Rezza-è sufficiente un semplice gesto, quello di lavarsi bene le mani”.
Si potrebbe dire che questa buona norma di igiene dovrebbe far parte della nostra routine, ma non è così vero. Davvero ci laviamo le mani ogni volta che abbiamo finito di fare la spesa, di toccare i soldi, di scrivere al computer?
Ma il dato più preoccupante e che sta diventando una abitudine diffusa è l’abuso o lo scorretto uso degli antibiotici.
La popolazione sta continuando ad assumere gli antibiotici in modo scorretto e soprattutto nei casi in cui non è assolutamente necessario, arrivando così alla sopra descritta “antibiotico-resistenza”.
L’antibiotico va assunto solo ed esclusivamente sotto controllo medico e la cura va proseguita per i giorni necessari al farmaco per combattere il batterio in questione.
Sarebbe meglio imparare a gestire i piccoli malanni nel modo più corretto e farsi consigliare dal personale competente.
No al fai da te!